RIVA RESTAURI ITALIA S.R.L.


RESTAURO CONSERVATIVO PICCOLA TORRE VELASCA



L’impresa Riva costituisce un modello di riferimento internazionale per il restauro conservativo. Un secolo di attività ne hanno accresciuto, giorno per giorno, il grande patrimonio culturale e scientifico.

L’impresa Riva nasce da gente del Lago Maggiore, da quella “sponda magra” così ben descritta nei libri di Piero Chiara, durante l’epoca post bellica della prima guerra mondiale. In questo periodo il lavoro lo si deve trovare nell’altra sponda piemontese per il sorgere di grandi palazzi e alberghi, oppure nella “Grande Milano”.

È qui che Innocente Riva, fondatore della società, entrò nel più importante teatro del mondo e che ancora oggi, come ieri, riceve le nostre cure: il Teatro alla Scala. Il testimone nel 1986 è passato all’attuale titolare Enzo Medardo Costantini che portò l’impresa in tutta Europa. Ad oggi le opere eseguite sono un punto di riferimento per il settore come il monumentale restauro di palazzi di Piazza di Spagna, di Piazza Mignanelli e Trinità dei Monti a Roma.

È associata ad Assimpredil Ance dal 2011.


RESTAURO CONSERVATIVO PICCOLA TORRE VELASCA

Anno di ultimazione lavori: 2021  Luogo: MILANO

Il progetto si presenta come un intervento di restauro conservativo di un immobile moderno di interesse culturale, nello specifico, la piccola Torre Velasca realizzata nel 1963 dall’architetto Gian Domenico Salotti e soggetto ad una patologia di distacco dei rivestimenti in clinker.

Gli elementi innovativi del progetto sono di seguito elencati:

  • studio di un triplice sistema di consolidamento delle parti in fase di distacco tramite saggi termografici sulle superfici per osservare gli eventuali distacchi;

  • dopo aver montato le opere provvisionali è stata effettuata una mappatura con l’ausilio di un ingegnere strutturista, calcolando pesi e misure delle campiture interessate da fenomeni patologici ed è stato poi prodotto un disegno con segnalati i punti dove inserire perni d’acciaio con calza contenente le resine;

  • sulle altre superfici il consolidamento è avvenuto con iniezione di malte cementizie fluide entrate nel substrato del rivestimento rendendolo di nuovo coeso con la muratura primaria;

  • il terzo consolidamento è stato eseguito con una malta strutturale nelle stilature dei manufatti che ha consentito di avere una colorazione adeguata delle fughe e una reticolazione ulteriore d’ausilio al rivestimento;

  • attento studio chimico-composizionale ed estetico delle mattonelle in clinker;
  • il progetto, nella fase diagnostica prima e poi esecutiva, ha assunto carattere di interoperabilità e sinergia grazie alla collaborazione tra diverse figure professionali.

https://www.rivaitalia.it/