Le origini dell’impresa Schiavi S.p.A., giunta oggi alla quinta generazione, affondano le radici nel lontano 1850. Nel corso di questi lunghi anni di storia e di attività l’azienda, che si occupa di costruzioni edili civili e industriali sia pubbliche che private, ha acquisito una grande esperienza che le ha permesso il raggiungimento di alti livelli di qualità organizzativa e tecnologica, facendo sì che potesse contribuire attivamente, attraverso le proprie realizzazioni, all’evoluzione degli standard qualitativi del mercato immobiliare. La Schiavi S.p.A. è dotata di una struttura organizzativa che le permette di seguire ogni progetto in tutte le sue fasi, partendo dall’idea fino alla sua concreta realizzazione, assistendo i propri clienti anche nell’espletamento delle pratiche burocratiche (pratiche edilizie, atti notarili, mutui, utenze), e nella fondamentale assistenza post-vendita.
La prerogativa principale dell’azienda rimane da sempre la qualità costruttiva, il risparmio energetico e, più in generale, la soddisfazione del cliente.
L’impresa Schiavi S.p.A. è associata ad Assimpredil Ance dal 1968.
PROGETTO CANDIDATO: RESIDENZA SAN MARTINO
Anno di ultimazione lavori: 2019 – Luogo: Lecco LC
Il progetto riguarda un intervento di ricucitura urbana del tessuto edificato a cavallo degli anni 60/80 tramite un intervento di riqualificazione di quartiere. L’impresa ha attuato una innovazione di processo dove sono state valutate 255 combinazioni alternative del sistema edificio/impianto, e per ciascuna sono stati calcolati consumi teorici, costi di realizzazione e successive spese di gestione, così da scegliere l’unica alternativa che assicurasse il miglior rapporto costi/benefici per l’utente tramite valutazioni finanziarie.
Sono state condotte simulazioni analitiche per 7 configurazioni impiantistiche, partendo da un sistema centralizzato per la climatizzazione e l’acqua calda sanitaria fino a giungere a impianti autonomi per la singola unità immobiliare; di ciascuna configurazione d’impianto sono state variate le stratigrafie dell’involucro, lavorando sulle chiusure verticali e orizzontali opache e sulle chiusure trasparenti per quantificare anche i vantaggi legati all’incremento delle prestazioni dell’involucro edilizio in termini di riduzione del fabbisogno energetico.
La soluzione tecnologica selezionata, grazie al processo di analisi, genererà all’utente finale nei successivi 30 anni un risparmio di quasi 100.000 euro rispetto a quella prevista inizialmente nel progetto depositato in Comune.
È stata condotta una progettazione in BIM che ha portato a benefici anche sulle ore/uomo necessarie per portare a compimento il ciclo produttivo, con un risparmio di circa 3.000 ore/uomo. Gli elementi innovativi del progetto sono di seguito sintetizzati:
- processi di analisi integrata per la valutazione della miglior soluzione in termini prestazionali (255 combinazioni valutate e comparate del sistema edificio-impianti);
- integrazione di modelli informativi BIM sia in ambito di simulazione che di sviluppo degli aspetti progettuali e produttivi;
- integrazione delle attività di progettazione e realizzazione in un ambito di ricerca utilizzando finanziamenti dedicati.